venerdì 19 aprile 2024

Stranieri Ovunque _ 60° Biennale Internazionale d'Arte di Venezia



Adriano Pedrosa attraverso la sua Biennale d'Arte di Venezia ci porta a riflettere sul ruolo dello straniano, non solamente colui che ci è lontano ma anche in patria, ponendo l'attenzione su quelle che sono le minoranze e le geografie dell'arte spesso dimenticate. Stranieri Ovunque si propone di celebrare l'alterità in tutte le sue forme, offrendo una piattaforma con oltre trecento artisti provenienti da contesti spesso trascurati. Il Padiglione Centrale ai Giardini offre una prospettiva sulle storie indigene e sul legame universale tra gli stranieri di ogni tempo e luogo, proponendo sale tal taglio museale in dissonanza con L'Arsenale dove il susseguirsi di opere contemporanee crea un turbine di influssi, colori e riferimenti culturali. Wael Shawky mette in scena per il padiglione Egitto una rappresentazione teatrale attraverso un film, che fonde performance e installazioni, verità e finzione, fiaba e filosofia; il padiglione polacco ospita una performance video del collettivo artistico ucraino Open Group che porta a riflette sulla situazione politica attuale, mentre Șerban Savu, per il padiglione rumeno, presenta una serie di tele sulla visione post-propagandistica est-europea nei contesti economici. Il collettivo congolese CATPC presenta una serie di sculture indigene all'interno del Padiglione dell’Olanda ponendo l'accento su una resa dei conti spirituale, etica ed economica. 


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