domenica 24 dicembre 2017

Museums League _ Made in Catteland

 Art For All è il progetto di Maurizio Cattelan con Seletti per veri art-ultras per tifare il proprio museo del cuore. "Per parafrasare la nota dichiarazione di Joseph Beuys, ‘everybody can be an artist’, mi piace pensare che ‘everyone can be a collector”, spiega Maurizio Cattelan. Ripensando gli store dei musei coinvolti, l'artista presenta una sciarpe souvenir  come simbolo della città che li ospita. Insomma, Cattelan ha fatto contro anche con questo progetto!
I musei coinvolti sono sparsi per tutto il mondo, tra cui il MoMa, il Guggenheim, il Whitney, il Moca, il Bass, la Fondatio Beyeler, il Palais de Tokyo, il Pirelli HangarBicocca, la Triennale, la Fondazione Prada, la Fondazioen Sandretto Re Rebaudengo, il Catello di Rivoli, l'Hamburger Bahnhof  e molti altri in cui si possono acquistare le sciarpe Made in Catteland.




sabato 23 dicembre 2017

seipersei _ Antonio Marras @ Galleria Massimo Minini



Il tratto di Antonio Marras va in scena alla galleria Massimo Minini con una serie di volti e frammenti dai colori delicati. seipersei racconta la sperimentazione della realtà da parte del designer, uno sguardo che si mescola all'arte, alla musica, alla danza, al teatro e al cinema e diventa un nuovo linguaggio comunicativo ricco di rimandi che evoca sentimenti. La mostra curata dal gallerista risulta un dialogo fra loro, fra le opere scelte e prodotte che diventano narrazione.

mercoledì 20 dicembre 2017

5x8" _ Public-Supply

 Public Supply presenta una limited edition 5x8" prodotti nel New Jersey. Quattro set di quaderni caratterizzati da gradazioni cromatiche e copertine con off-set per scrivere i propri pensieri, abbozzare le proprie liste o abbozzare i propri disegni. I set sono disponibili online nel sito di Public Supply.

domenica 17 dicembre 2017

Universal Works x Novesta

Universal Works reinterpreta i modelli di scarpe Novesta, prodotte in Slovacchia, con tessuti in lana portoghese resistente all'acqua. Il modello marathon, star master e star dribbler che caratterizzano il brand per la suola in EVA e il gusto militare, sono proposti con tomaia di tessuto grezzo in grigio chiaro, grigio antracite e bianco sporco richiamano lo stile degli anni '80. Sono disponibili online nel sito di Universal Works.

sabato 16 dicembre 2017

JR: inside out book

Inside out è il progetto d'arte partecipata di JR nato nel 2011 che ha girato il mondo con le sue affissioni. L'artista francese ha portato il progetto dai sobborghi di Parigi a Israele e Palestina, dai villaggi del Kenya alle favelas del Brasile coinvolgendo oltre 200.000 persone. I progetti di Inside out vengono raccolti nel libro curato da Rizzoli ed è acquistabile qui.

giovedì 14 dicembre 2017

Interpretation Project 001 _ Jil Sander & Mario Sorrenti Kick Off

Interpretation Project 001 è la serie di grafiche sviluppate da Mario Sorrenti per Jil Sander. Il nuovo progetto del duo creativo del brand da vita ad un interazione con il mondo dell'arte e della fotografia. Il fotografo spagnolo ha mescolato natura e sceneggiatura, un ossessione data dai ritratti del modelli e del paesaggio che diventano una limited collection di 10 t-shirt unisex.

mercoledì 13 dicembre 2017

Studio Arhoj for Goodhood

Lo studio Arhoj sviluppa con Neighborhood e Brain Dead una serie di creature in ceramiche per celebrare il decimo anniversario dello store inglese Goodhood. Fantasmi e creature fantastiche, dai colori scusi, sono i soggetti di questa collezione ispirata alla religione scintoista, ogni artefatto è prodotto e dipinto a mano, ogni pezzo è differente e unico.

lunedì 11 dicembre 2017

Interview with Dario Maglionico

 Dario Maglionico, classe 1986, è artista figurativo. Le sue tele uniscono frammenti di momenti differenti in un unica immagini, non istantanea ma prolungata nel tempo. La riflessione dell'artista è legata al tempo, alla dimensione spaziale, all'apparenza dell'univocità dei soggetti. Di seguito con piacere vi propongo l'intervista con Dario.


Chi è Dario Maglionico? qual'è il percorso che ti ha portato a diventare artista?
Io, non tu né lui. La passione e la curiosità verso l’arte in generale e la pittura in particolare. Ho una formazione scientifica, dopo il liceo ho intrapreso il corso di laurea in Ingegneria. Conseguita la specializzazione ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla pittura.

La tua ricerca si esprime in un realismo imperfetto, nella sovrapposizioni di frammenti narrativi sequenziali che caratterizzano l'assenza-presenza del soggetto all'interno delle tue tele. Mi puoi raccontare come avviene questo processo? qual'è l'esigenza narrativa e il percorso?
Mi interessa la percezione, la soggettività dello spazio e del tempo. Tratto la quotidianità e rifletto sull’identità, sulla coincidenza tra ciò che esperiamo e ciò che siamo. Amo dipingere. Ritraggo interni domestici. La casa, come l’Io cosciente, cela spesso zone e spazi oscuri che mi piace indagare. La mia pratica pittorica è continua, ogni lavoro ha la sua storia, mi pone nuove domande, mi porta a nuove scelte e a confermarne altre.

Il tempo e lo spazio rappresentano i tuoi lavori, unisci differenti momenti sovrapponendoli e collocandoli nel medesimo quadro; le immagini diventano la narrazione di un azione, di un sentimento che si stà compiendo nella scena. Come avviene questo processo e come scegli di raccontarlo?
Ogni esistenza è la somma di infiniti momenti che sommati ci restituiscono la nostra identità, influenzata da come l’abbiamo percepita. Dipingendo provo a giocare con il tempo e lo spazio. Cerco di fermare sulla tela quell’eterno presente in cui siamo tutto ciò che siamo stati. Non scelgo momenti significativi. A volte mi piace sconvolgere la quotidianità, alterarla, solo per ripensare ad un’alternativa.

domenica 10 dicembre 2017

Xmas edition _ Escuyer

Escuyer presenta una collezione made in Italy caratterizzati da un colour block melange. Il brand belga coniuga il gusto streetwear del calzino in spugna ad un prodotto in colotone morbido dalla lunghezza classica. La nuova collezione è disponibile online nel sito del brand.

venerdì 8 dicembre 2017

Le pietre del cielo. Luigi Ghirri e Paolo Icaro _ Fondazione Querini Stampalia Venezia

Le fotografie di Luigi Ghirri e le sculture di Paolo Icaro si incontrano nella mostra "le Pietre del cielo" alla Fondazione Querini Stampalia. Fotografia, scultura e architettura instaurano un dialogano  sul tema dello spazio e delle sue manifestazioni. " Le sue strutture evocano una spazialità mentale che è memoria dei luoghi, tema caro alle immagini di Luigi Ghirri in cui l’esperienza quotidiana riesce a diventare mitologia. Ghirri indaga il paesaggio con l’intento di ottenere un risultato lontano dallo stereotipo dell’illustrazione, alla ricerca di segni, di tracce della storia e “zone della memoria” che solo l’immaginazione può restituire al presente." introduce così Chiara Bertola la mostra curata.

mercoledì 6 dicembre 2017

FATTOBENE _ Italian Everyday Archetypes

Fattobene, Italian Everyday Archetypes, è un viaggio nella storia dell'industria italiana attraverso 35 aziende che con i loro prodotti sono sopravvissuti e hanno saputo competere proponendo un prodotto autentico. Anna Lagorio e Alex Carnevali, i curatori del progetto, hanno raccolto materiale d'archivio, storie e curiosità di numerosi prodotti tra cui la Coccoina, le Amarene Fabbri, gli spazzolini Acca Kappa, le Pastiglie Leone e molti altri che sono diventati icone della quotidianità. Il volume si presenta con 4 copertine diverse ed è disponibile nello store online di Corraini Editore. 

lunedì 4 dicembre 2017

Champion _ Artist Series



Jean Jullien, Jody Barton e Yu Nagaba costumizzano una thsirt bianca per Champion Artist Series. Gli artisti reinterpretano il logo aggiungendoci un giocatore di box, trasformandolo in uno smail e includendolo nella frase "have a nice day". Ogni t-shirt prodotto in soli 100 esemplari sarà disponibile nello store londinese del brand.

sabato 2 dicembre 2017

Dislivello Project _ interview with Stefano Comensoli e Nicolò Colciago


 Dislivello project è il progetto di Stefano Comensoli e Nicolò Colciago che li ha portati a piedi dallo studio alle porte di Milano al Villaggio Eni a Borca di Cadore. Un percorso non solo fisico ma anche interiore che ha permesso loro di confrontarsi, di apprendere e dare vita a lavori con oggetti trovati lungo il cammino. Giunti a destinazione hanno costruito un bivacco che diventa segno di un traguardo raggiunto che diventa il nuovo punto di partenza nel bosco vicino all'ex-colonia. Di seguito l'intervista con i due artisti.


Come nasce il progetto Dislivello? chi c'è dietro? 
Dislivello nasce dalla volontà di mettere in discussione le nostre modalità di ricerca, spostamento e creazione. Attraversare lo spazio fisico e mentale. Colmare la distanza che separa il Magazzino (il nostro studio a Garbagnate Milanese) e l'Ex Villaggio Eni (Borca di Cadore). Dislivello è un progetto di Stefano Comensoli e Nicolò Colciago, prende forma grazie alla collaborazione di Spazienne (Stefano Comensoli, Nicolò Colciago, Federica Clerici, Alberto Bettinetti e Giulia Fumagalli) e Progetto Borca di Dolomiti Contemporanee (Gianluca D'Inca Levis e Giovanna Repetto). La spedizione è stata attrezzata grazie al contributo di Salewa, Tuttosport Longarone e Tabacco Editore.

 Il vostro viaggio è iniziato dallo studio nella periferia di Milano fino a Borca di Cadore. Com'è avvenuto? ricordate qualche aneddoto in particolare? 
 E' iniziato il 19 luglio in seguito a un mese di allenamento. Dentro lo zaino e nella testa l'essenziale. Diciannove tappe da 30 km di media. Un itinerario studiato da noi per il più breve tempo di attraversamento, ma con il più alto dislivello. Abbiamo seguito prima i canali, i fiumi, le piste ciclabili e le strade provinciali per poi continuare sui sentieri di montagna arrivando infine a destinazione. Durante tutto questo la mente ha viaggiato più veloce del corpo e l'occhio ha registrato anche i minimi particolari. La fatica è stata ripagata da emozioni semplici figlie di bisogni essenziali. Ci siamo persi nei boschi e ci siamo ritrovati. Abbiamo avuto paura di rimanere senz'acqua, camminato di notte, e ci siamo lavati nelle cascate. Bivaccato in posti magici, osservato le stelle e ascoltato storie e consigli delle persone. Abbiamo imparato a seguire l'istinto e a utilizzare come strumento il corpo. 

Il viaggio ha dato vita ad una serie di opere caratterizzate da oggetti di recupero e reperti trovati lungo il percorso. Come nascono queste opere e cosa le caratterizza? 
 Il recupero di materiali e di oggetti è una parte importante della nostra ricerca. Durante il viaggio abbiamo messo in crisi piccole modalità che hanno però trasformato il lavoro. La mancanza di uno spazio dove archiviare il materiale, dove lavorare e installare, ha dato così sfogo all'esigenza di esprimere lì dove eravamo. Abbiamo fatto economia della fatica e portato con noi poche cose e per poco tempo lavorandole di getto. Gli oggetti sono stati reperiti in una modalità nomade. Sono stati utilizzati materiali e tecniche di arrangio derivanti dall'osservazione sul campo e da come il luogo stimolava il nostro immaginario. Gli assemblaggi (arrangiamenti) installati nel paesaggio, una volta fotografati, sono stati abbandonati al divenire. 
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