Con Massimo Carico, Zaven ribalta la logica dell’esposizione trasformando il supporto, la mensola, nell’oggetto stesso della mostra. Nelle bacheche di NEUTRO, ventitré mensole diverse per forma, materiale e dimensione si emancipano dalla loro funzione primaria e diventano piccole architetture sospese tra peso e leggerezza. Elemento domestico per eccellenza, la mensola smette di essere piatta e ligia al suo compito, come osserva Cosimo Bizzarri nel testo che accompagna il progetto, e si apre a un potenziale narrativo e immaginifico. Ogni pezzo nasce da un processo di ricerca e costruzione diretta, in cui Zaven interviene sulla materia per ridefinire il rapporto tra uso, significato e identità degli oggetti. Il titolo gioca su un doppio registro, nome proprio e limite strutturale, suggerendo nuove letture. Completa il progetto una pubblicazione con fotografie di Giacomo Bianco e un testo di Bizzarri, che amplia la riflessione sui dispositivi che sostengono (e raccontano) ciò che vediamo.

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