Alexander McQueen nasce a londra nel 1969; fin dalla sua infanzia si dimostra un "ribelle", lascia la scuola a 16 anni per lavorare da Gieves & Hawkes e per la maison di costumi teatrali di Angels e Bermans che segnerà la sua formazione. Successivamente si sposta a Milano e lavora sotto la guida di Romeo Gigli e avendo inquadrato che il suo futuro sarà nel mondo della moda torna in patria dove conclude la sua formazione presso la Saint Martin's School of Art. Da qui la sua vità è una continua scalata di successi, dal 1996 al 2001 è direttore creativo di Givenchy e successivamente apre la sua casa di moda con la quale viene consagrato definitivamente come stilista eccentrico, innovativo e si "guadagna" il soprannome di hooligan della moda. Durante la sua carriera viene proclamato quattro volte stilista inglese dell'anno e un vince un
Fashion Designer Awards nel 2003 come miglior stilista del momento. Ad Alexander si devono delle passerelle memorabili e non convenzionali come quella in cui fà sfilare la modella Aimee Mullins, amputata delle gambe dall'infanzia, tramite l'utilizzo di protesi, oppure quella in cui utilizza delle braccia robotiche per tingere un vestito in passerella. La sua fonte d'ispirazione arriva all'arte gotica, medioevale, vittoriana ma anche da artisti contemporanei come Damien Hirts e Marina Abramovic mescolando un gusto punk-gotico riccorrente nelle sue passerelle. Lo stilista all'apice della carriera viene trovato morto nel 2011 nella sua casa di Londra all'età di quarant'anni. Un lutto che ha segnato il mondo della moda che ha perso una componente importante a cui deve molto in quanto McQueen ha portato una nuova concezione di "fare moda" e di oltrepassare i limiti della passerella.
lo amo.....
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