venerdì 16 dicembre 2011

Ahmed Alsoudani


Ahmed Alsoudani è nato nel 1975 a Bagdad, dopo aver sfreggiato una statua di Saddam Hussein è costretto a scappare e chiedere asilo politi in Siria e solo nel 1999 si traferisce negli Stati Uniti dove frequenta il Maine College of Art e successivamente consegue un master in Belle Arti a Yale.  L'artista ha rappresentato alla Biennale di Venezia, dopo 36 anni d'assenza del padigliore dell'Iraq, il suo paese esponendo le sue grandi tele eseguite con colori ad olio, matita, carboncio, acrilico e pastelli, un insieme che gli permette di ottenere gradazioni cromatiche contrastanti, ma allo stesso tempo gli permette di dosare adeguatamente il colore nero mettendolo in contrasto con il resto. Nella sue tele Alsoudani non inserisce un titolo, lascia che lo spettatore interpreti a suo modo, seguendo i suoi sentimenti e le emozini che emana il quadro, in un viaggio senza fine. L'artista raffigura e interpreta in chiave biografica il concetto di guerra ed in suo rapporto con l'Iraq, infatti ciò lo si può cogliere dai piccoli dettagli inseriti all'interno dei suoi soggetti, del caos che ha creato, ma che possono rappresentare qualunque guerra. L'artista nella fase preparatorio svolge un piccolo bozzetto che poi riporta nelle sue grandi tele e da li indizia a mescolare le tecniche e a sviluppare nuovi orizzonti, inserisce e toglie soggetti, usa colori creati ad hoc per dare vita per ogni singolo quadro. Un artista giovane che grazie alla sua bravura e storia è riuscito ad inserirsi silenziosamente e ricavarsi il suo spazio nel panorama internazionale e nelle collezioni più prestigiose al mondo.

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